Stilizzazione da foto.

Avevo promesso anche una camicia in piano, dopo i pantaloni, poi ho pensato che ne avete duemila sul libro di testo. Vi mostro invece quella che forse è una banalità, forse no, dipende da come siete abituati a lavorare. La stilizzazione a partire da una fotografia è una cosa molto comune finchè non si ha preso abbastanza confidenza con la figura facendola agevolmente a partire da zero, quale che sia la posa. L’estate è un buon periodo per trovare foto di donne in costume da bagno, lasciando stare internet dove si trovano tutto l’anno anche senza costume. Eccone una, che ha l’unico vantaggio rispetto alle altre di essere in una posa facile.foto

Quello che segue è il ricalco della figura accompagnato da un inizio di stilizzazione, basato unicamente sull’allungamento. Anche se siamo sicuri che la modella ha un corpo ottimo, come vuole la moda, nel disegno sembra avere le gambe corte. E’ l’abitudine ai figurini, ovviamente le ha lunghe, ma i figurini le hanno quasi sempre MOLTO lunghe. Va così, potete credere che se fosse dipeso da me che sono 1 metro e 57 i canoni non sarebbero questi, ma non è dipeso da me. Ingrandite l’immagine e leggete, guardando bene. Poi provate a fare lo stesso, con questa foto stampata o un’altra (non scegliete figure con prospettive difficili, ricordate sempre che è perfettamente inutile complicarsi la vita con la figura, per noi l’importante è quel che indossa).allungamento

Questa figura allungata deve diventare un figurino con un suo carattere: nelle immagini che seguono vedete la riproposizione della figura allungata con viso e tratto personalizzato, una versione “sexy” e una versione come piace a me. In quest’ultima come osserverete ho usato le misure normali e ho anche allargato i fianchi, prima di vestire questa figura come una guerriera poco pulita (quest’ultimo carattere è un banale effetto di Photoshop) e in posa poco consona al personaggio, ma volevo partire sempre dalla stessa posizione per far notare meglio la differenza. Non è una figura adatta ad essere usata come figurino, tranne nel caso in cui si voglia proprio presentare una moda per gente che, magari restando pulita, ami immedesimarsi in un tale personaggio. Ovviamente chi scrive – e disegna – l’ama molto e su di me un book con simili modelle e vestiti adeguati indurrebbe a desiderarli (i vestiti) assai più che se presentati dalla versione sexy, ma io sono una persona fatta a suo modo. Di solito l’effetto “oggetto del desiderio” si ha di più quando il soggetto che indossa i vestiti si propone già di suo come, appunto, oggetto del desiderio.

 stilizzazione1  stilizzazione2  
stilizzazione4

Due parole sui motivi per cui la donna dev’essere, secondo i canoni estetici imperanti, giovane alta e snella. E’ un obiettivo difficile da raggiungere e mantenere, specie la parte della giovinezza. Più si ficca nella testa alle persone che “non vanno bene” più queste compreranno cose per migliorarsi e, se proprio è impossibile, altri oggetti per compensare. In totale, avere persone insicure giova al mercato.

Inoltre, nel disegno di moda viene esaltata la “moda corporea” del momento (se guardate i figurini del cinquecento o seicento che trovate sul libro di storia dl costume osserverete che sono dei “donnoni”) esagerandone i tratti. Il vestito o la scarpa sembrano più belli se chi li indossa è “bello” secondo i canoni. L’allungamento ha in certi casi anche un fine pratico: regala spazio per disegnare meglio i particolari degli indumenti.